Fotofobia: che cos'è? Come curarla?

Quando la luce, artificiale o naturale che sia, ti porta a dolori e vista offuscata

La fotofobia è un’intolleranza o un’eccessiva sensibilità alla luce che provoca fastidio, dolore oculare e contrazione ripetuta delle palpebre. Ma è una vera e propria patologia?

08/03/2023 10:02:00 | Futurefarma

Cos’è la fotofobia

La fotofobia è un’intolleranza o un’eccessiva sensibilità alla luce che provoca fastidio, dolore oculare e contrazione ripetuta delle palpebre.

Questa condizione non rappresenta una patologia, ma piuttosto un sintomo riferito a diverse condizioni. Ad esempio, l’ipersensibilità alla luce può essere una manifestazione di malattie infiammatorie o infettive a danno di strutture dell’occhio o di altre manifestazioni che interessano altri distretti, come l’emicrania. I pazienti fotofobici esprimono i sintomi della condizione alla luce naturale, ma questi possono essere esacerbati da intensità luminosa maggiore, come flash o raggi solari diretti, trovando conforto invece nella penombra o nelle stanze molto buie.

 

Quali sono i sintomi della fotofobia 

 

Come abbiamo già detto, più che una patologia vera e propria, la fotofobia è un sintomo di altre condizioni che si manifesta con un senso di disagio nei confronti della luce e varia da paziente a paziente. In alcuni casi, si presenta con dolore, mentre, in altri, con la sensazione di bruciore oculare

Tra i sintomi della fotofobia troviamo:

  • Dolore oculare
  • Bruciore
  • Vista offuscata
  • Secrezioni oculari 
  • Prurito agli occhi
  • Arrossamento della congiuntiva
  • Mal di testa
  • Scotomi 
  • Irritabilità 

Nel caso la fotofobia dipenda da emicrania, il quadro clinico viene completato da difficoltà di concentrazione, nausea, vomito e dolore persistente alla testa. In altri casi, può essere il primo segno di un problema al sistema nervoso centrale, come meningite o encefalite, associati anche a rigidità nucale, vertigini, febbre e parestesie.

 

Quali sono le cause della fotofobia

 

Questa condizione può essere causata da diverse patologie, nella maggior parte dei casi correlate all’occhio. Tuttavia, è anche possibile trovare delle cause neurologiche per la fotofobia, come emorragie cerebraliemicrania o disturbi dello spettro autistico. Andando per ordine, però, possiamo individuare gruppi di fattori comuni che portano all’insorgenza di questa ipersensibilità alla luce, come lesioni alla cornea o quando la pupilla non è in grado di reagire correttamente a uno stimolo luminoso.

Tra le cause della fotofobia possiamo elencare:

  • Cataratta
  • Congiuntivite
  • Emicrania 
  • Cheratite
  • Neurite ottica
  • Distacco della retina
  • Anomalie congenite dell’occhio
  • Rabbia 
  • Botulismo 
  • Encefalite 

Esiste una correlazione tra ansia e fotofobia. In particolare l'utilizzo di benzodiazepine può portare a fotofobia sia nei casi di abuso che di brusca sospensione.

 Inoltre, anche i deficit di vitamine e sali minerali possono provocare tale disturbo.

 

Fotofobia: i rimedi del farmacista

 

rimedi per la fotofobia dipendono dalla patologia primaria che causa l’insorgenza di questa condizione. Una volta risolta quella, nella maggior parte dei casi, anche la sensibilità alla luce tende a diminuire e tornare a livelli normali. Nel frattempo possiamo tenere a bada i sintomi più rilevanti come mal di testa e occhio secco con l'utilizzo di analgesici come Enantyum o colliri naturali come Eumill, per favorire la reidratazione dell'occhio.

 

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